---

Fondamentale in questo viaggio è l’accoglienza, intesa come fare spazio. Uno spazio contenitore del diverso, del nuovo, di ciò che non piace, del doloroso. Facendo spazio, mi sono data il permesso di sentire, di sospendere il giudizio, di aprirmi e rinnovarmi. Una sorta di amicizia con me stessa, una nuova dimora nel cuore di gentilezza, compassione, gioia e l’equanimità.
Accoglienza che si declina anche come cura nella relazione, lavorare con sé stessi mentre si è in relazione con l’altro. In questo modo ogni gesto del quotidiano è orientato a praticare l’equanimità, che mi ha permesso di non rimanere identificata nell’esperienza.

Attraverso un continuo collegamento con le mie risorse e una continua connessione con me stessa mi oriento in quella dimensione umana di equilibrio e di benessere che è la nostra salute intrinseca.

Non insegno nulla che non abbia praticato, sperimentato e che continui ad approfondire con assiduità, supervisione e dedizione da anni.

Per nascere ho scelto una cittadina radiosa del Veneto, Treviso e gli anni 60, anni dello sbarco sulla Luna, delle contestazioni studentesche, della guerra del Vietnam. Una laurea in economia aziendale mi ha permesso di fare esperienza in tema di consulenza e conoscere il mondo delle aziende. E poi il burnout, in prossimità dei 40 anni, dove terapia relazionale di gruppo, pratiche di mindfulness e vipassana sono diventate punto di partenza per una nuova visione.
Mi sono formata come counselor in analisi transazionale presso il Centro Berne di Milano e come insegnante di mindfulness MBSR. Sono formatrice in ambito soft skills, Benessere Life e organizzativo.

"Da qualche parte tra le rovine della mia vecchia vita mi sono accorta che non avrei potuto affrontare un giorno di più nel modo in cui stavo vivendo e mi sono data il permesso, metaforicamente, di morire"